VOLANTE

 

Caratteristiche generali
Questa specie comune nel Mediterraneo meridionale e nell'Atlantico tropicale, è palagica, ossia vive nel mare aperto a distanza delle coste. Le sue carni sono discrete. La notorietà che circonda questo tipo di pesci è dovuta al fatto che essi sono capaci di "volare". Il fenomeno ha colpito le fantasie delle popolazioni marinare fin dai tempi più antichi.

Caratteristiche fisiche

Il pesce volante può raggiungere i 30 cm. circa di lunghezza, il suo ventre è bianco argenteo, con dorso blu, le pinne alate sono grigie di una tonalità molto chiara, la sua bocca non è provvista di denti. Il pesce volante nuota con grande velocità proprio sotto il livello dell'acqua e quando intende ""spiccare il volo"", si porta verso la superficie con moto velocissimo, si stacca dall'acqua e poi plana sfruttando la velocità acquisita. Belaniformi (Belaniformes) Atlantico tropicale, Mediterraneo meridionale Osteitti o Pesci Ossei (Osteichthyes) lunghezza 30 cm. circa

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Gli animali

SCOIATTOLO

Classificazione

 

Lo scoiattolo striato è un mammifero appartenente all’ordine dei Roditori (Rodentia) ed alla famiglia degli Sciuridi (Sciuridae). Nei negozi si incontrano due scoiattoli striati molto simili tra loro e che facilmente vengono confusi: uno è lo scoiattolo giapponese (Tamias sibiricus) conosciuto anche con il nome di scoiattolo coreano o Boronduk, l’altro è lo scoiattolo nordamericano (Tamias striatus) chiamato chipmunk. Entrambi hanno un mantello tendente al marrone con cinque strisce nere sulla schiena. Questo rende molto difficile distinguere i due animali ma pur vivendo in habitat così lontani tra loro in cattività la loro gestione ed alimentazione è assolutamente uguale.

 

 

Scoiattolo giapponese o Tamias sibiricus

 

Questo scoiattolo è originario delle foreste della Siberia, Mongolia, Corea e delle regioni settentrionali di Cina e Giappone, fino a raggiungere, recentemente, la Finlandia. È un animale in grado di adattarsi bene nei territori sconosciuti.

 

Il suo mantello è di colore marrone-rosso con cinque righe longitudinali nere che seguono tutto il corpo dal collo fino alla coda. Analoghe strisce longitudinali sono presenti anche attorno agli occhi E’ un animale diurno, vivace, agile e molto curioso.

 

 

Scoiattolo nordamericano o Tamias striatus

 

Il Tamias striatus vive nelle regioni orientali del Nord America. E’ diffuso nei territori orientali del Nord America, dalla Baia di Hudson fino al corso inferiore del Mississippi, ad occidente fino al Minnesota e allo Iowa, ad oriente fino all’Atlantico

 

Il colore di base è marrone-grigio e sono presenti cinque righe nere che vanno dalle spalle alla coda. Il mantello di questo scoiattolo si differenzia da quello dello scoiattolo giapponese per la presenza, su ciascun fianco, di una riga più chiara, quasi bianca, racchiusa tra due righe nere. La pancia è bianca e la coda, dello stesso colore del mantello, viene tenuta eretta durante la corsa.

 

 

Habitat naturale

 

Il tamia è uno scoiattolo terricolo. In natura vive nelle foreste decidue e le aree più cespugliose ai confini dei boschi. Una popolazione di scoiattoli solitamente ha una densità di cinque - dieci individui per ettaro di bosco; il territorio che controlla un adulto è di circa mezzo ettaro. Questi roditori, comunque, non si allontanano mai più di cinquanta metri dalla propria tana ed in caso di pericolo la raggiungono rapidamente. Questo sciuride scava la propria tana nel terreno. La tana è costituita da un insieme di gallerie scavate nel suolo da alcuni centimetri fino a due metri e profonde circa cinquanta centimetri che terminano in alcune camere: il "nido", la "dispensa". La prima camera è larga all’incirca quindici centimetri di diametro ed è rivestita di materiale soffice ed isolante come erba, muschio e foglie morte. In questa stanza il tamia dorme, trascorre le ore fredde dell’inverno, quelle troppo calde dell’estate ed accudisce i piccoli neonati.

 

In un altro vano lo scoiattolo immagazzina tutto il cibo trovato durante la bella stagione che lo aiuterà a sopravvivere durante l’inverno.

 

 

 

Caratteristiche fisiche

 

Lo scoiattolo striato possiede un corpo tondeggiante ed affusolato con una struttura slanciata. La lunghezza massima che può raggiungere un adulto è di 20-25 centimetri di cui 10 solo per la coda.

 

La testa è abbastanza grande ed unita al corpo da un collo corto e robusto. Il muso è appuntito e termina con baffi (chiamati vibrisse) posizionati lateralmente. Le orecchie sono piccole e tonde. Gli occhi, grandi e neri, sono posizionati lateralmente e permettono di avere un ampio campo visivo utile ad avvistare eventuali predatori.

 

Anche questo roditore, come il criceto, possiede le tasche guanciali, estroflessione della parete interna delle guance. Sono da considerarsi delle vere e proprie borse in cui lo scoiattolo trasporta cibo e materiale per il proprio nido. Quando non vengono utilizzate non si notano ma in caso di necessità possono espandersi fino alle spalle e possono raggiungere un volume pari a quello della testa.

 

Gli arti anteriori sono corti e tozzi, le mani hanno quattro dita con artigli lunghi e ricurvi. Gli arti posteriori sono molto più lunghi e robusti, i piedi terminano con cinque dita anch’esse dotate di artigli. Sia i piedi che le mani possiedono polpastrelli ben sviluppati suddivisi tra loro da pieghe profonde. Lo scoiattolo, quando mangia, afferra il cibo con gli arti anteriori sedendosi su quelli posteriori.

 

Come gli altri mammiferi, il tamia possiede due cavità, quella toracica e quella addominale. La prima racchiusa tra le coste presenta una forma quasi piramidale e contiene il polmone destro che si compone di quattro lobi, il polmone sinistro, formato da un solo lobo ed il cuore che si trova tra i polmoni al centro del torace.

 

La cavità addominale occupa uno spazio di dimensioni maggiori rispetto alla cavità toracica ed è separata da essa tramite il diaframma, muscolo che serve alla respirazione. L’addome racchiude tutti gli organi dell’apparato digerente, urinario e riproduttivo.

 

Lo stomaco dello scoiattolo è formato da una solo camera e continua con l’intestino che è lungo tre volte e mezzo lo stesso animale. Il fegato è dotato di lobi ed è presente la cistifellea. Nell’apparato genitale incontriamo le peculiarità maggiori. La femmina presenta un utero doppio, con due corpi uterini che sboccano separatamente nella vagina. Il maschio presenta un osso, detto penieno, che attraversa il pene. Inoltre i testicoli, durante il periodo dell’accoppiamento, sono esterni e ben visibili, mentre durante il resto dell’anno risalgono nella cavità addominale.

 

La dentatura degli scoiattoli è composta da incisivi, premolari e molari. In questi mammiferi manca una categoria di denti: i canini. Al loro posto c’è uno spazio senza denti denominato "diastema".

 

Gli incisivi sono denti a forma di scalpello, sono a radice aperta e quindi a crescita continua. Durante tutta la vita dello scoiattolo la radice non si chiude ed il dente continua a crescere alla base Gli incisivi hanno lo smalto solo nella parte esterna, questa porzione del dente risulta essere più resistente rispetto a quella interna la quale si consuma più facilmente, conferendo al dente un taglio obliquo.

 

I premolari ed i molari hanno radici chiuse e quindi non sono denti a crescita continua. I premolari dello scoiattolo giapponese sono quattro nell’arcata superiore e due in quella inferiore. Lo scoiattolo nordamericano, invece, ne ha solo due sia in quella superiore che inferiore. I denti del Tamia sono normalmente di colore giallastro.

 

 

 

Dati fisiologici dello scoiattolo:

 

Temperatura corporea: 38°-39,5°C

Frequenza respiratoria: 200 al minuto

Polso: 300-500 battiti al minuto

Vita media: 6-12 anni

Peso corporeo: 70-120 g

Peso corporeo dei neonati: 3-4 g

Maturità sessuale: 10-11 mesi

Durata della gestazione: 30-35 giorni

Numero di piccoli: 3-5 piccoli

Numero di parti all’anno: 1-2

Apertura occhi: 28° giorno

Inizio alimentazione autonoma: 30° giorno

Termine allattamento: 50° giorno

Durata dell’allattamento: da 5 a 7 settimane

 

 

Carattere

 

Il tamia è un roditore diurno molto vivace e curioso che passa la maggior parte della giornata alla ricerca di cibo. E’ agile e veloce. Pur essendo terricolo è un eccellente arrampicatore e si muove con disinvoltura sia tra gli alberi che sul terreno. Diventa inattivo nei periodi in cui le temperature sono estreme sia in estate che in inverno. Generalmente è un animale solitario e molto territoriale. Non è aggressivo ma difende la propria tana ed il proprio territorio da qualsiasi intruso, e soprattutto da altri scoiattoli.

 

In natura questi scoiattoli cadono in un sonno invernale nel periodo compreso tra ottobre ed aprile in relazione all’abbassamento delle temperature. Per prepararsi a questo periodo non accumulano grasso corporeo come accade ad altri mammiferi, ma immagazzinano cibo all’interno della propria tana durante la bella stagione. I tamia alternano periodi di sonno profondo (circa cinque - otto giorni) a brevi periodi di veglia durante i quali si nutrono o compiono brevi escursioni all’esterno.

 

In cattività generalmente questo atteggiamento si manifesta meno. Le diverse temperature ambientali presenti nel nostro Paese fanno si che il tamia senta meno la necessità di rimanere nascosto nella propria tana per ripararsi dal freddo. Inoltre, la presenza del cibo che quotidianamente gli somministriamo fa sì che esca dalla tana almeno una volta al giorno.

 

Sicuramente nel periodo invernale notiamo una minore attività del nostro scoiattolo, che è meno vivace e passa molte ore nascosto a dormire (questo atteggiamento è del tutto naturale e non deve essere confuso come uno stato di malattia) ma durante la giornata può capitare vederlo girare nella sua gabbia o all’interno della voliera alla ricerca del cibo che abbiamo lasciato apposta per lui. In ogni caso, per qualsiasi animale il sonno invernale è una dura prova. Per sopravvivere devono essere in piena salute. Se sono ammalati o magri o deboli non dovrebbero passare l’inverno fuori al freddo ma in un posto riscaldato.

 

DIAMANTE MANDARINO

Nome scientifico: Taeniopygia guttata castanotis

Descrizione generale

Il diamante mandarino è un simpatico uccellino appartenente alla famiglia degli Estrildidae di carattere docile e vivace molto prolifico e di facile allevamento. Il diamante mandarino raggiunge i 10cm di lunghezza e il colore della livrea può essere dei più svariati, esiste infatti una varietà molto numerosa di mutazoni: Diluito, Guancia, Faccia Nera, Ciuffato, Bruno, Dorso Chiaro, Mascherato, Pinguino, Isabella, Becco Giallo, Bianco, Pezzato, Arricciato, Petto Arancio, Agata... .
Questa specie presenta un evidente dimorfismo sessuale: il maschio si distingue dalla femmina per la presenza di guance color arancio acceso, per i fianchi castani punteggiati di bianco, per il colore del becco rosso intenso (mentre nelle femmine è arancione). La femmina non presenta le guance arancioni, ha un colore meno brillante, e non presenta le caratteristiche puntinature bianche sui fianchi presenti invece nel maschio. Inoltre il maschio canta mentre la femmina si limita ad uno sporadico cicaleccio.

Habitat naturale

In natura lo si può trovare in Australia e nelle isole della Sonda, soprattutto nelle zone boscose, lungo i corsi d'acqua ma anche nelle zone aride del continente australiano. Predilige la compagnia dei suoi simili e vive in gruppi numerosi. Adora bagnarsi anche più volte al giorno e per questo in cattività è opportuno mettergli a disposizione uno o più bagnetti.

Alloggio

I diamanti mandarini possono essere alloggiati in gabbie o voliere sia all'interno che all'esterno dell'abitazione. Sopportano bene le basse temperature a patto che la temperatura non scenda mai sotto i 5°centigradi, non superi i 30° e che la gabbia/voliera sia riparata dai fenomeni atmosferici, quali vento, pioggia...
La gabbia deve essere collocata in un luogo fisso e non deve essere spostata in continuazione fuori/dentro casa per evitare pericolosi sbalzi di temperatura.
Le misure minime di una gabbia per una coppia di diamanti mandarini sono 100cm x 50cm x 40cm, il materiale delle sbarre dovrebbe essere di ferro zincato mentre il fondo della gabbia dovrebbe avere un cassetto estraibile di plastica dura (facilmente lavabile) dove mettere fogli igienici e sabbia igienica specifici per volatili. E' preferibile che sul fondo della gabbia sia presente una griglia (sempre di ferro zincato) per evitare che i diamantini vengano direttamente a contatto con i propri escrementi.

Alimentazione

Una buona soluzione di dieta per diamantini mandarini consiste in una miscela di semi specifici per esotici (composta principalmente da panico, scaiola, miglio bianco e in minor quantità da niger, ravizzone, semi di lattuga e cicoria), integrata giornalmente da frutta e verdura da offrire ben lavate e asciugate e mai direttamente fredde dal frigorifero (questo per evitare problemi gastrointestinali e diarrea). Tra i frutti più graditi si annoverano la mela e il mandarino mentre le verdure maggiormente apprezzate sono gli spinaci, i cetrioli, le zucchine, la lattuga, il centocchio, il tarassaco e la carota. Si può provare di tutto, tranne l'avocado (tossico per tutti i volatili) e il prezzemolo.
Nella gabbia non devono mai mancare un osso di seppia e/o una mattonella di sali minerali e un sifone con dell'acqua fresca da rinnovare giornalmente. Una volta a settimana può essere offerta una spiga di panico, un biscotto specifico per esotici, una fettina di uovo sodo e, in una mangiatoia a parte, del pastoncino all'uovo.
Per i diamantini alloggiati all'esterno dell'abitazione e durante il periodo riproduttivo il pastoncino all'uovo deve essere offerto giornalmente.

Riproduzione

I diamanti mandarini raggiungono la maturità sessuale intorno ai 6 mesi ma è consigliabile non farli riprodurre fino all'anno di età. Il nido che deve essere messo a disposizione può essere di due tipi: o quello classico a pera specifico per esotici (più gradito ai diamantini ma più difficile da ispezionare e pulire) o quello a cassetta di legno verticale con camera di incubazione o con frontale semiaperto. E' necessario fornire del materiale per l'imbottitura del nido, come ad esempio i fili di iuta in vendita nei negozi di animali, striscioline di stoffa, paglia, fieno, rametti di legno. La femmina depone in media 5/6 uova che cova per circa 12/15 giorni (l'incubazione delle uova inizia in genere dopo la deposizione del secondo uovo). Alla nascita i pulli presentano il colore del piumaggio simile a quello delle femmine, il becco di colore grigio, bruno o bianco a seconda della varietà di colore e un caratteristico disegno del palato denominato puttern buccale, che consente ai genitori di identificarli come propri. Lo svezzamento si completa intorno alla quarta settimana di età e i piccoli diamantini sono completamente autonomi a circa 30/35 giorni, dopo i quali si dovranno mettere in una gabbia separata da quella dei genitori affinchè si esercitino con il volo e con l'esercizio fisico e anche per evitare che i genitori li aggrediscano per prepararsi ad una nuova covata. Importante è non farli covare per più di tre volte all'anno, per non debilitare troppo i diamantini riproduttori.

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